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CHIAMA chiAMA – AIAS cartolina
Sono iniziati tre nuovi laboratori che fanno parte del progetto Way-In, di cui l’associazione MondoDonna Onlus è capofila.Cos’è Way-In?
È un progetto che mira a potenziare l’offerta di attività ludico-ricreative per minori in accoglienza eterofamiliare e per le famiglie coinvolte in incontri protetti nel territorio della città metropolitana di Bologna. Grazie al teatro, alla musica, alla serigrafia, al movimento, al narrazione e al gioco, si vuole offrire e costruire insieme a questi ragazzi e ragazze uno spazio di espressione dove sviluppare la propria socialità e le proprie capacità creative e di comunicazione, sia con i pari che con la figura dell’adulto.I tre nuovi laboratori
Proprio questo mese hanno preso il via Animal Flow di Federico Accorsi, Sono quel che suono di Mariagrazia Vincitorio e Lo spazio dei mondi di Gabriele Barbetti. Accorsi è un personal trainer bolognese, appassionato di fitness e che ha approfondito diversi stili e tecniche di movimento per stare in salute e curare il proprio fisico. Con il laboratorio Animal Flow vuole offrire ai giovani un momento per coltivare la consapevolezza di sé, partendo dall’ascolto e dall’attenzione al proprio corpo e ai movimenti. Animal Flow, infatti, è un programma di allenamento creato dal personal trainer americano Mike Fitch che si serve di movimenti naturali e selvaggi, ispirandosi ad alcune posizioni tipiche degli animali. È incentrato principalmente sul lavoro a terra e trae ispirazione da discipline quali yoga, capoeira e danza. “Muovendoci creiamo nuove connessioni tra noi e con l’ambiente esterno: lasciamo uscire i nostri pensieri, recuperiamo la quiete interiore, vinciamo le paure e rafforziamo la nostra personalità! Muoverci ci rende migliori, ci permette di aprire la mente a nuove idee ed esplorare nuovi mondi e nuovi orizzonti”, spiega l’esperto. Il laboratorio musicale Sono quel che suono, invece, vuole portare i giovani a esprimere ciò che sentono dentro (la gioia, la rabbia, il dolore e tutte le loro emozioni) attraverso la musica. Non solo con la voce, ma anche attraverso la molteplicità dei suoni: da quelli prodotti con la body percussion a quelli con strumenti a percussione costruiti con materiali di riciclo. “Le caratteristiche di ognuno si mescolano tra loro e diventano un punto di forza e bellezza che si manife sta in un canto corale”, racconta Vincitorio, insegnante di musica alla scuola Jam Session di Bologna, cantante e direttrice del Coro Multietnico di Periferia, composto da elementi provenienti da tutti i paesi del mondo con lo scopo di arricchire il territorio con una presenza multietnica attiva, costruendo anticorpi al razzismo e alla paura. Con Lo spazio dei mondi, condotto dall’attore e formatore Barbetti, si esplora la libertà del teatro, mettendo al centro la scoperta del proprio mondo creativo.Partendo da sé e attraverso la relazione con l’altro, la propria sensibilità e la forza del gruppo, si trova la misura per scrivere insieme le regole del gioco della scena. Il progetto è promosso dall’Associazione MondoDonna Onlus, in qualità di ente capofila, insieme ai partner MondoDonna Soc. Coop Sociale Onlus e Dry-Art APS nell’ambito del bando PON METRO 2014-2020 Exit strategy – vie d’uscita culturali del Comune di Bologna.Sono iniziati tre nuovi laboratori che fanno parte del progetto Way-In, di cui l’associazione MondoDonna Onlus è capofila.
Cos’è Way-In?
È un progetto che mira a potenziare l’offerta di attività ludico-ricreative per minori in accoglienza eterofamiliare e per le famiglie coinvolte in incontri protetti nel territorio della città metropolitana di Bologna.
Grazie al teatro, alla musica, alla serigrafia, al movimento, al narrazione e al gioco, si vuole offrire e costruire insieme a questi ragazzi e ragazze uno spazio di espressione dove sviluppare la propria socialità e le proprie capacità creative e di comunicazione, sia con i pari che con la figura dell’adulto.
I tre nuovi laboratori
Proprio questo mese hanno preso il via Animal Flow di Federico Accorsi, Sono quel che suono di Mariagrazia Vincitorio e Lo spazio dei mondi di Gabriele Barbetti.
Accorsi è un personal trainer bolognese, appassionato di fitness e che ha approfondito diversi stili e tecniche di movimento per stare in salute e curare il proprio fisico. Con il laboratorio Animal Flow vuole offrire ai giovani un momento per coltivare la consapevolezza di sé, partendo dall’ascolto e dall’attenzione al proprio corpo e ai movimenti.
Animal Flow, infatti, è un programma di allenamento creato dal personal trainer americano Mike Fitch che si serve di movimenti naturali e selvaggi, ispirandosi ad alcune posizioni tipiche degli animali. È incentrato principalmente sul lavoro a terra e trae ispirazione da discipline quali yoga, capoeira e danza.
“Muovendoci creiamo nuove connessioni tra noi e con l’ambiente esterno: lasciamo uscire i nostri pensieri, recuperiamo la quiete interiore, vinciamo le paure e rafforziamo la nostra personalità! Muoverci ci rende migliori, ci permette di aprire la mente a nuove idee ed esplorare nuovi mondi e nuovi orizzonti”, spiega l’esperto.
Il laboratorio musicale Sono quel che suono, invece, vuole portare i giovani a esprimere ciò che sentono dentro (la gioia, la rabbia, il dolore e tutte le loro emozioni) attraverso la musica. Non solo con la voce, ma anche attraverso la molteplicità dei suoni: da quelli prodotti con la body percussion a quelli con strumenti a percussione costruiti con materiali di riciclo. “Le caratteristiche di ognuno si mescolano tra loro e diventano un punto di forza e bellezza che si manife
sta in un canto corale”, racconta Vincitorio, insegnante di musica alla scuola Jam Session di Bologna, cantante e direttrice del Coro Multietnico di Periferia, composto da elementi provenienti da tutti i paesi del mondo con lo scopo di arricchire il territorio con una presenza multietnica attiva, costruendo anticorpi al razzismo e alla paura.
Con Lo spazio dei mondi, condotto dall’attore e formatore Barbetti, si esplora la libertà del teatro, mettendo al centro la scoperta del proprio mondo creativo.Partendo da sé e attraverso la relazione con l’altro, la propria sensibilità e la forza del gruppo, si trova la misura per scrivere insieme le regole del gioco della scena.
Il progetto è promosso dall’Associazione MondoDonna Onlus, in qualità di ente capofila, insieme ai partner MondoDonna Soc. Coop Sociale Onlus e Dry-Art APS nell’ambito del bando PON METRO 2014-2020 Exit strategy – vie d’uscita culturali del Comune di Bologna.